Analisi Percorso Parigi – Nizza 2025: tappe per velocisti, scalatori, attaccanti e anche una cronosquadre – Ci sarà da divertirsi fino all’ultimo chilometro

Sarà una Parigi-Nizza 2025 nel segno della continuità, rispetto al recente passato. La corsa a tappe di livello WorldTour, che si svolge quest’anno da domenica 9 a domenica 16 marzo, mantiene il suo formato da otto tappe, con un menù adatto a tutti gli appetiti, da quello dei velocisti a quello degli uomini da classifica generale, passando per gli scalatori puri e gli attaccanti. Più che probabile che l’esito della classifica finale rimanga in bilico fino all’ultima frazione, divenuta ormai una classica molto emozionante. Confermata, inoltre, la cronometro a squadre già vista nel 2024 e che segnerà sicuramente un momento importante nell’economia della corsa. Complessivamente, i corridori in gara dovranno affrontare 1206 chilometri, con un dislivello positivo totale di 16100 metri.

Percorso Parigi-Nizza 2025

La prima tappa avrà partenza e arrivo nella località di Le Perray-en-Yvelines, con 156,1 chilometri nel programma di giornata. Lungo il percorso ci saranno tre Gran premi della Montagna, tutti di Terza categoria: il primo, la Côte de Villiers-Saint-Frédéric (1,2 km al 7 per cento), inizia dopo 31,7 chilometri di gara e sarà probabilmente il trampolino per la fuga di giornata, qualora non fosse partita in precedenza. Il tracciato rimarrà nervoso per tutta la giornata, con i corridori che dovranno assorbire anche la Côte des Dix-Sept Tournants (1,1 km al 6,2%) e, a poco più di 20 km dall’arrivo, la Côte de Villiers-Saint-Frédéric, già affrontata in precedenza. Il finale è molto veloce, ma i corridori che vorranno spiccare in volata dovranno passare indenni l’ultimo strappo, quello di Les Mesnuls, ai -9,5 dall’arrivo, in cima al quale è posto anche un traguardo con abbuoni.

Profilo ben più tranquillo quello disegnato fra Montesson e Bellegarde, rispettivamente sede di partenza e di arrivo di una seconda tappa che misura in tutto 183,9 chilometri. Sono previsti due Gran premi della montagna nella prima parte del tracciato, la Côte des Mesnuls (1,2 km al 5,7%) e la Côte de la Villeneuve (1 km al 5%), ma in generale le difficoltà altimetriche di giornata saranno poche e decisamente relative.  Tutto sembra portare, quindi, verso un arrivo in volata: i corridori avranno modo di studiare la retta d’arrivo, dato che si passerà sotto lo striscione d’arrivo una volta, prima della conclusione, con 20,3 chilometri ancora da percorrere. Nell’occasione, il passaggio sarà valido come traguardo con abbuoni.

Il terzo giorno della Parigi-Nizza 2025 sarà quello della cronosquadre, che avrà anche quest’anno la particolarità del tempo preso sul primo corridore al traguardo per la singola formazione (e con gli altri corridori che in classifica incasseranno i conseguenti ritardi, qualora non abbiano tenuto le ruote dei rispettivi capitani). La partenza è posta all’interno dell’autodromo di Magny Cours, noto agli appassionati di motori, e l’arrivo sarà invece nell’abitato di Nevers, dopo 28,4 chilometri di gara. Il tracciato è molto ondulato, con un tratto di salita intorno a metà gara e la presenza della Côte de la Pisserotte (1 km al 5,4%, con una punta all’11 per cento), che terminerà a poco più di 4 chilometri dal traguardo.

Con la quarta frazione cambia del tutto il panorama, almeno per quel che riguarda il profilo altimetrico di gara. Si parte da Vichy e si affrontano, nell’arco di 163,4 chilometri, ben 6 Gran premi della Montagna, compreso quello che porta all’arrivo. Si comincia con la Côte de Lavoine (7,6 km al 4,1%), la cui cima sarà toccata al km 33,6. Un tratto interlocutorio porterà poi i corridori ai piedi della Côte de la Bruyère (3,9 km al 4,8%), che segnerà di fatto il punto di metà gara. Dopo un altro tratto di respiro, ci saranno da affrontare la Côte de la Croix Bruyère (3,2 km al 5%) e, subito dopo, la Côte du Canon (3,5 km al 6,7%). Qui, però, si continuerà a salire anche dopo lo striscione del Gpm, in corrispondenza di un tratto che potrebbe anche essere decisivo per le sorti della tappa. Ai -24 ci sarà lo sprint con abbuoni di Le Mayet-de-Montagne e da lì in poi la strada sarà praticamente sempre all’insù, con pendenze irregolari: prima si affronterà la Côte de la Chabanne (2,7 km al 5,3%) e poi, dopo un brevissimo settore di discesa, si andrà verso La Loge des Gardes, località d’arrivo che verrà raggiunta dopo una salita di 6,7 km al 7,1% (Gpm di Prima categoria).

Tracciato irregolare, molto adatto agli attaccanti, è quello della quinta tappa. Si parte da Saint-Just-en-Chevalet e nei primi 10 chilometri ci sono già due salitelle, di cui una, la Côte de Saint-Polgues (1,5 km al 5,5%), categorizzata come Gpm di Terza categoria. La linea altimetrica rimarrà poi abbastanza tranquilla per una settantina di chilometri: a muovere nuovamente le acque ci sarà lo strappo – non categorizzato – di Sainte-Catherine e, dopo una discesa abbastanza repentina, la Côte de Trèves (2,3 km al 6%). Si procederà poi su strade tranquille fino al km 160 di corsa, quando inizierà un settore finale scoppiettante: ci saranno da affrontare, in successione, la Côte du Château Jaune (1,2 km al 9,2%, con punta al 12%), la Côte de Sibuze (1,1 km all’8,2%, con punta al 13%), la Côte de Chavagneaux (1,1 all’8,6%, con punta all’11%) e la Côte d’Arzay (1,3 km all’8%, con punta al 15%). In vetta a quest’ultima mancheranno ancora 16,5 chilometri, in cui troverà spazio anche il traguardo con abbuoni, posto a Porte-des-Bonnevaux (-13 all’arrivo). Il traguardo finale di una tappa da 203,3 chilometri è su La Côte-Saint-André, ascesa di 1700 metri con pendenza media dell’11,1 per cento e punta massima al 18 per cento.

Dopo una giornata decisamente esigente, ne arriva una sulla carta ben più tranquilla. Si va da Saint-Julien-en-Saint-Alban a Berre l’Étang, per quella che, con i suoi 209,8 km complessivi, è la frazione più lunga di questa edizione. La lunghezza è probabilmente l’aspetto più difficile della giornata, dato che i tre Gpm presenti lungo il percorso, la Côte de Pouzillhac (1,8 km al 5%), la Côte des Baux-de-Provence (2,5 km al 5,1%) e la Côte des Mouriès (1,2 km al 5%), non rappresentano difficoltà granché spigolose. Più che probabile, quindi, l’arrivo in volata, con il Mar Mediterraneo a fare da cornice alle fasi finali.

Il gran finale, fra sabato 15 e domenica 16 marzo, avrà luogo, come tradizione, a Nizza e dintorni. La settima tappa partirà proprio da Nizza e si concluderà ad Auron, dopo 147,8 chilometri e parecchia salita. Nel menù ci sono la Côte d’Aspremont (9 km al 5%), la cui ascesa inizia poco dopo la partenza, e la Côte de Belvédère (3,3 km al 5,7%), posta esattamente a metà percorso. Una brevissima discesa farà da trampolino verso la salita di La Colmiane, che misura 7500 metri (7,1 per cento di pendenza media), ma che di fatto inizia qualche chilometro prima. Una volta arrivati ai 1500 metri di altitudine del Gpm, si scende verso Saint-Sauveur-sur-Tinéè e si riprende a salire: in pratica, i restanti 32,5 chilometri di gara sono tutti all’insù, anche se principalmente con pendenze molto blande. Il discorso cambierà al km 139, quando inizierà la salita vera e propria verso Auron, che misura 7,3 km e che avrà pendenza media del 7,2 per cento.

Nizza e le sue strade ormai classiche saranno poi teatro dell’ultima tappa, che misura 120 chilometri e che si annuncia, come da tradizione, esplosiva e incerta fino all’ultimo. Partenza tranquilla, poi si va a scalare il Col de la Porte (7 km al 7,2%); rapida discesa e nuova salita, questa volta verso la Côte de la Peille (6,5 km al 6,9%), la cui vetta sarà ai -40 dal traguardo. Da qui si rimane in quota prima di imboccare una discesa dolce, antipasto del rimbalzo verso il Col d’Èze, che in questa edizione sarà teatro “solo” di uno sprint con abbuoni e che presenta comunque un punto al 13 per cento di pendenza. A quel punto si scenderà verso Nizza, ma le fatiche non saranno ancora finite, dato che i corridori andranno ad affrontare il Col des Quatre Chemins (3,6 km all’8,8%, con una punta al 16 per cento): al Gpm mancheranno poi 9 chilometri al traguardo finale, che sarà raggiunto con una vera picchiata verso il mare.

Tappe Parigi – Nizza 2025

Tappa 1 (09/03): Le Perray-en-Yvelines – Le Perray-en-Yvenlines (156,1 km)
Tappa 2 (10/03): Montesson – Bellegarde (183,9 km)
Tappa 3 (11/03): Circuit Nevers Magny Cours – Nevers (cronosquadre – 28,4 km)
Tappa 4 (12/03): Vichy – La Loge des Gardes (163,4 km)
Tappa 5 (13/03): Saint-Just-en-Chevalet – La Côte-Saint-André (203,3 km)
Tappa 6 (14/03): Saint-Julien-en-Saint-Alban – Berre l’Étang (209,8 km)
Tappa 7 (15/03): Nice – Auron (148 km)
Tappa 8 (16/03): Nice – Nice (120 km)

Altimetrie e Planimetrie Parigi – Nizza 2025

Tappa 1 (09/03): Le Perray-en-Yvelines – Le Perray-en-Yvenlines (156,1 km)

Tappa 2 (10/03): Montesson – Bellegarde (183,9 km)

Tappa 3 (11/03): Circuit Nevers Magny Cours – Nevers (cronosquadre – 28,4 km)

Tappa 4 (12/03): Vichy – La Loge des Gardes (163,4 km)

Tappa 5 (13/03): Saint-Just-en-Chevalet – La Côte-Saint-André (203,3 km)

Tappa 6 (14/03): Saint-Julien-en-Saint-Alban – Berre l’Étang (209,8 km)

Tappa 7 (15/03): Nice – Auron (148 km)

Tappa 8 (16/03): Nice – Nice (120 km)

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